Pur concordando, e non potrebbe essere diversamente, sulla gravità dell’allarme relativo all’inadeguatezza antisismica del viadotto Ritiro lanciato dalla Relazione del Dipartimento di Ingegneria civile («uno studio autorevole e prezioso per il quale ringrazio vivamente l’Università) il primo cittadino punta dritto ai passaggi dello stesso documento specificamente relativi al “giunto di collegamento”. E al fatto che l’attivazione del giunto di collegamento «non comporterà – scrivono testualmente così i quattro docenti relatori – alcuna interazione dinamica tra le nuove rampe e il viadotto se il varco tra i due impalcati sarà valutato sulla base di calcolo assunte e descritte in modo specifico nel corpo della presente Relazione». Periodo diversamente interpretato dall’ingegnere capo del Genio Civile, che nella sua valutazione fa riferimento anche a svariati altri passaggi della medesima Relazione.
In buona sostanza prosegue Buzzanca – grazie alla relazione redatta dal Dipartimento universitario di ingegneria civile, è emerso in modo evidente che il Viadotto “Ritiro”, indipendentemente dagli svincoli, necessita di interventi urgenti ed indispensabili ma che, nelle more, salvo la preventiva installazione di “appoggi e ritegni antisismici”, potrebbe e dovrebbe essere utilizzato in modo parziale. Le verifiche – riporta testualmente il sindaco – «con l’utilizzo di una corsia convenzionale di larghezza pari a 3.50 m., posta al centro della carreggiata e soggetta al massimo carico convenzionale, hanno, infatti, dato esito positivo».
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