«Come Ente garantiamo al nostra parte – spiega il commissario D’Amore –e abbiamo già contrattualizzato 200 standisti, oltre ai punti ristoro». Con “la nostra parte” il commissario intende «le esposizioni», perché il resto “dovrebbe” competere ad altri. «Negli anni scorsi – afferma infatti D’Amore – abbiamo potuto organizzare degli spettacoli solo grazie agli introiti dei biglietti d’ingresso. Con l’accesso gratuito, questo compito spetta al Comune e alla Provincia, che hanno garantito che ci daranno una mano». Come? Teoricamente con degli spettacoli, di cui però non c’è traccia. Ci sarà, questo sì, un palco con relativo service, messo a disposizione dal Comune. Ma
chi ci salirà su quel palco? Mistero.