È il carcere di Messina, secondo l’Osservatorio nazionale sulle condizioni di detenzione “Antigone”, a rappresentare una delle situazioni peggiori in tutta Italia: «le condizioni di molti detenuti possono essere classificate, secondo i parametri della Corte europea dei diritti dell’uomo, tortura».
I dati ufficiali del ministero della Giustizia fissano la capienza a 330 posti, ma a causa delle molte parti chiuse, a detta della direzione – sottolinea “Antigone” – la capienza è di 173 posti, per cui con 344 detenuti presenti, il sovraffollamento ammonta a circa il 200%. È inoltre presente nell’istituto una detenuta madre, il cui figlio, di due anni e mezzo, vive da un anno in carcere. Inoltre in 3 celle del centro clinico ai detenuti tocca a testa uno spazio inferiore ai 3 metri quadri: in una 11 detenuti in 19 mq (1,72 mq a testa), in un’altra 8 detenuti in 15,8 mq (1,97 mq a testa), nell’ultima 11 detenuti condividono uno spazio di 19 mq (1,72 mq a testa). «Per stare in piedi – rilevano i volontari dell’associazione - bisogna fare i turni».