"Abbiamo fatto il possibile per rianimare il piccolo, ma purtroppo non c'é stato nulla da fare é uno di quei casi molto raro che noi chiamiamo 'Sids', cioé sindrome della morte improvvisa del lattante nota anche come morte in culla". Lo dice il prof. Ignazio Barberi, direttore dell'Unità operativa intensiva neonatale del Policlinico di Messina, riferendosi alla morte del neonato avvenuta domenica scorsa nel nosocomio peloritano. "Il bambino stava bene - prosegue Barberi - era uscito dalla fase intensiva e da quella sub intensiva e stava per essere dimesso. In modo inaspettato e improvviso non ha più dato segni di vita. Abbiamo subito cercato di rianimarlo e ventilarlo, ma non c'è stato nulla da fare. E' un caso rarissimo, ne accade un su duemila, purtroppo è avvenuto qui. Siamo vicini al dolore dei familiari, è stata una cosa sconvolgente anche per noi, ma abbiamo fatto tutto quello che era necessario". Intanto la madre di 27 anni e il padre del piccolo Riccardo che hanno un'altra figlia di 4 anni, sono distrutti dal dolore e non vogliono lasciare dichiarazioni. Anche la loro precedente figlia era nata prematura e aveva avuto dei problemi, ma ora sta bene. I carabinieri intanto hanno acquisito le cartelle cliniche e domani la Procura di Messina darà l'incarico per l'autopsia. Lo scorso 16 novembre la procura di Messina aveva aperto un'altra inchiesta sulla morte di un neonato nello stesso reparto a seguito di un'operazione per insufficienza respiratoria avvenuta 24 ore dopo il parto cesareo. |
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