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I sindacati dicono no
ai turni stressanti

Denuncia forte quella dei sindacati riuniti oggi a Palazzo dei Leoni. Sul servizio pubblico Metromare, totalmente sovvenzionato dal ministero dei trasporti,  un equipaggio dell’Acquarius della Ustica Lines, nello scorso mese di giugno, è stato utilizzato per oltre 15 ore consecutive. Questa la classica punta dell’iceberg, ma altri casi analoghi si sono registrati sia alla bluferries del gruppo ferrovie dello stato e sui mezzi veloci di RFI. Il tema centrale della conferenza stampa del sasmant e di orsa navigazione, rappresentati da Sebastiano Pino e Mariano Massaro, ha riguardato proprio i turni stressanti e, di conseguenza, la sicurezza dei passeggeri. Secondo i sindacati  sarebbero stati sconfessati le vecchie intese raggiunte  perché, come stabilito da un accordo del 2000, l’utilizzo di un singolo equipaggio non può superare le otto ore di lavoro giornaliero e le 40 ore settimanali. Ai componenti, inoltre, dovrebbero essere riconosciuti, all’interno della settimana, due giorni di riposo.Una situazione alquanto delicata in un periodo dell’anno particolarmente impegnativo per gli equipaggi. Visto il delicato lavoro svolto a bordo dei mezzi è stato chiesto un deciso intervento della autorità competente

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