La serrata delle farmacie interessa anche Messina. Oggi , come in tutta Italia, saracinesche abbassate. Aperte, come richiesto dal garante, resteranno solo quelle di turno che a Messina sono 6. Così ha deciso Federfarma cha due giorni fa ha illustrato i motivi dello sciopero. Motivi che sono ormai noti dopo il decreto salva spesa varato dal governo Monti che ha messo in allarme, tra gli altri, il settore farmaceutico. Su tutti quello della riduzione dei livelli essenziali di assistenza con una forte ricaduta negativa sui cittadini. Il decreto prevede infatti per le farmacie: una nuova trattenuta, la riduzione del tetto di spesa ed una contrazione dei margini sui medicinali del servizio sanitario nazionale. Per effetto di questi provvedimenti – annuncia federfarma – gli esercizi saranno costretti a tagliare i costi di gestione per poter continuare a garantire un servizio alla collettività. Ecco, quindi, che si prospetta una ricaduta sull’occupazione. “Siamo molto preoccupati per la crisi occupazionale che si verificherà – aggiunge il presidente della Consulta regionale degli Ordini dei farmacisti, Nino Abate – sono previsti, infatti, tagli di posti di lavoro per 20mila unità a livello nazionale e di circa 2mila in Sicilia dei quali intorno a 150 a Messina, oltre alla già esistente disoccupazione giovanile”. Ancora più allarmanti le parole del presidente regionale di federfarma Francesco Mangano per il quale le nuove trattenute, inoltre, renderanno insostenibile il sistema e porteranno alla chiusura di molte farmacie, specialmente le più piccole.