Il mese di luglio è il periodo che i lavoratori precari della scuola cerchiano in rosso sul calendario. Nulla a che vedere, però, con vacanze, spiagge ed ombrelloni: per molti si “celebra” il termine del contratto e l'inizio del periodo di disoccupazione. Il rituale è sempre lo stesso: la lunga fila al Centro per l'Impiego, la domanda di indennità di disoccupazione da presentare all'Inps, l'attesa snervante delle nomine, la roulette degli agognati incarichi annuali.
Anche quest'anno le preoccupazioni sono tante, a causa dei ripetuti tagli agli organici, della mancata chiarezza sui percorsi di formazione e reclutamento, delle paventate “riconversioni” dei docenti di ruolo in esubero sul sostegno e della mannaia del dimensionamento e della spending review sul personale Ata.
Tutti fatti sui quali la Cgil vuole vederci chiaro. Per questo la Flc ha convocato per domani (ore 10) un'assemblea pubblica. «I tagli alla scuola del governo Berlusconi e del governo Monti colpiscono fino ad annientare il precariato, ma si abbattono con incredibile ottusità su tutta la struttura dell’istruzione pubblica, ovvero sullo sviluppo del paese e del nostro territorio, peggiorano le condizioni di lavoro del personale di ruolo e consegnano i nostri alunni ad una educazione impoverita», ha commentato la segretaria generale Flc Cgil, Grazia Maria Pistorino.