La maestra, comparsa davanti al gup Salvatore Mastroeni, era stata smascherata dalla Squadra Mobile grazie anche all’ausilio di una telecamera nascosta. La vicenda aveva destato scalpore soprattutto per la crudezza delle immagini registrate di nascosto dalla Squadra Mobile. Un’insegnante del plesso didattico “Luigi Boer” picchiava e minacciava i suoi piccoli alunni, terrorizzandoli con metodi quanto meno discutibili. Ora Letterina Audino, 62 anni ha patteggiato la pena a due anni di reclusione davanti al gup Salvatore Mastroeni. Una condanna pesante per l’insegnante che comunque ha ottenuto la sospensione della pena e che già in aspettativa è ormai prossima alla pensione. La Audino era già stata sospesa per due mesi dalle funzioni e poi ristretta agli arresti domiciliari su richiesta del sostituto procuratore Camillo Falvo.
La vicenda dell’insegnante elementare era venuta alla luce ai primi di dicembre dell’anno scorso quando, dopo le denunce presentate dai genitori di alcuni alunni, la 62enne fu sospesa dall’incarico. La conferma ai racconti dei bambini era venuta dall’installazione di una telecamera nascosta all’interno della classe in cui la Audino insegnava. Nelle immagini si vedono bambini schiaffeggiati, spintonati, costretti a restare a lungo in piedi, quaderni lanciati in aria ed un clima di paura. Ma i bambini, sentiti dagli investigatori, hanno raccontato anche di insulti, di capelli ed orecchie tirate, pizzicotti e perfino di una bacchetta chiodata con cui i piccoli alunni venivano minacciati. Immagini eloquenti che convinsero gli inquirenti a chiedere l’arresto della maestra per la quale è giunta ora la condanna a due anni di reclusione.
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