Rivoluzione in corso nel settore della raccolta dei rifiuti. Come previsto dalla legge regionale 9/2010 gli Ato andranno in soffitta per fare spazio alle nuove società per la regolamentazione del servizio rifiuti (Srr). Ripercussioni anche nella provincia di Messina, dove i bacini territoriali saranno tre: ambito 9 Isole Eolie, ambito 10 Messina (comprendente il capoluogo e 46 comuni della provincia da Barcellona a Taormina) e l'ambito 11 Messina Nebrodi (57 comuni).
Bocciata dunque la proposta del Comune che aveva proposto la fusione tra MessinAmbiente ed Ato 3 con la nascita di una nuova realtà esclusivamente del capoluogo. Sull'argomento è intervenuto il Partito Democratico: «Siamo certi che se si fosse fatto ciò che noi ed il Consiglio Comunale aveva approvato, oggi forse Messina sarebbe stata capofila del nuovo ambito disegnato dalla Regione e invece assistiamo all'agonia di un settore che avrebbe potuto assicurare una punta di eccellenza per la città», ha commentato il segretario cittadino, Giuseppe Grioli. Il capogruppo al consiglio comunale, Felice Calabrò. elenca invece ciò che a suo dire non è stato fatto: l'assegnazione ad un gestore con un socio privato individuato con gara, realizzazione di impianti progettati per i quali vi era già il decreto di esproprio, definizione di un piano di investimenti del socio privato e un sistema di raccolta differenziata efficiente.
«A fronte della bocciatura della proposta del sindaco, appare necessario e urgente riconvocare il tavolo sulle partecipate, in quanto vengono smentite le previsioni e gli impegni assunti dall'Amministrazione - ha dichiarato il segretario generale della Cgil di Messina, Lillo Oceano -. Abbiamo indirizzato una nota a Buzzanca per affrontare gli eventuali rischi occupazionali e la possibile crisi gestionale del ciclo di rifiuti”». Un incontro “urgente” è stato chiesto anche dalla Cisl per capire «cosa voglia fare l’Amministrazione comunale per dirimere un contenzioso che si trascina ormai da anni».
Una presa di posizione è arrivata anche dal sindaco, Giuseppe Buzzanca, che impugnerà al TAR il provvedimento del Governo Lombardo per "contrastare l’ennesimo atto politico contro la Città di Messina". Il primo cittadino ha poi aggiunto: «Agli esponenti del Pd, pronti a sollevare inutili quanto sterili polemiche, consiglio di non confondere il servizio di gestione dei rifiuti ed il relativo affidamento (Messina è un paradiso rispetto agli altri capoluoghi di provincia siciliani) con il soggetto istituzionale previsto dalla legge. Le proposte, quelle serie, sono sempre ben accette. Il resto è fuffa».