Cisl e Cgil accendono i riflettori sull'apertura del Centro d'Elite Nato a Messina, parlando di un'opportunità per dare certezze e tranquillità dal punto di vista occupazionale ai lavoratori dell'Arsenale, ma senza per questo dovere sottovalutare i possibili rischi connessi alla rottamazione delle flotte. La Cisl ha inviato una nota al contrammiraglio Francesco Cremonini per chiedere un incontro e conoscere a fondo la portata del progetto. "E' vero che da troppo tempo i lavoratori dell'Arsenale assistono a ridimensionamenti, riduzione di personale e dichiarazioni di esuberi" hanno sottolineato il segretario generale Tonino Genovese e il segretario provinciale della Fp Cisl, Calogero Emanuele. Ma l'Arsenale di Messina non può diventare luogo di stoccaggio di prodotti e agenti inquinanti che metterebbero a serio rischio la salute. La Cisl ha ricordato inoltre la vicina, nel tempo e nello spazio, vicenda dei cantieri di degassifica Smeb, vissuta con drammaticità anche dalle maestranze. La Funzione pubblica della Cgil propone invece l'istituzione di una speciale commissione, da costituire entro la fine dell'estate, chiamata a verificare le condizioni di fattibilità del progetto che prevede un investimento di circa 25-30 milioni di euro. "Non v'è dubbio che si tratti di un interesse che può ridare speranza" ha affermato il segretario generale Clara Crocè -, ma vi è l'esigenza di un approfondimento sulle problematiche relative alla sicurezza dei lavoratori".