Volcano Extravaganza è la rassegna organizzata dal Fiorucci Art Trust che prevede il susseguirsi a Stromboli (Messina) di una serie di eventi all’insegna dell’effimero e del contingente, dell’improvvisazione e della casualità.
Con l’intenzione di indagare le diverse forme di contaminazione e relazione nei confronti del contemporaneo, Volcano Extravaganza (come annunciato dal sito fioruccitrust.com) esplora soprattutto l’idea della sperimentazione e chiede ai partecipanti di rinegoziare i contenuti del proprio lavoro. L’insieme ibrido delle personalità coinvolte, le modalità di presentazione della loro esperienza indaga, attraverso rotture e discontinuità, una successione di interpolarità tra tempo e luogo.
Maratone di DJ set, suoni e gesta, performances, installazioni site-specific si alterneranno durante questa lunga e interminabile estate. Screenings, mostre temporanee, incontri e agorà di conversazioni con architetti, artisti, scrittori, curatori e pensatori, si succederanno all’ombra di un vulcano sempre attivo assecondando un format privo di struttura.
L’evento ospita le mostre personali di Jessica Warboys e Anna Franceschini, le proiezioni dei film ispirati all’isola di Runa Islam e Loukia Alavanou, serate di food design come la cena di mezzanotte concepita dagli Arabeschi di Latte e le tortuose visioni culinarie di Sissi. Matthew Stone ha programmato The Stromboli Conversations, un’inedita promenade verso il cratere del vulcano in compagnia di Louwrien Wijers mentre Christian Holstad un semi- passive listening party. Chiara Fumai eseguirà un numero di illusionismo in cui viene smaterializzata una rivoluzionaria. Prendendo in prestito un'aria della Tosca, Lilliana Moro titola il suo intervento E Lucevan le Stelle e intende far sventolare una sua personale bandiera, non come simbolo di identificazione nazionale ma per annunciare nuove possibilità. Alessandro Di Giampietro ha fotografato gli abitanti di Stromboli, strappandoli poi in un censimento, a tratti grottesco, a tratti romantico. E ancora, interventi sonori inediti di Paolo Gonzato, Igor Muroni e il coro per venti voci di Dragana Sapanjos.
Come diceva Alighiero Boetti, la “stra-vaganza non è né nomadismo né erranza, ma luminosità e orizzonte a 360 gradi. E soprattutto investe sulla molteplicità e l’imprevisto degli incontri.”
Programma:
2 luglio
Christian Holstad, The Listening Party, azione semi-passiva d'ascolto obbligato
4 luglio
Alessandro Di Giampietro, Overlapping, 213 Polaroid-collage 2010/2011. L’identità di una comunità plasmata dal vulcano.
Liliana Moro, E Lucevan le Stelle, installazione site-specific
Dragana Sapanjos, Wrong, performance per venti voci
20 luglio
Jessica Warboys, Underlap, atti performativi, narrativa e riti contemporanei si combinano con il mare e il sole per creare tele di grande formato che catturano sia le tracce di una performance che gli imprevedibili movimenti del vento e delle onde.
24 luglio
Loukia Alavanou, Eruption of the Father, videoinstallazione che assembla suoni e immagini prelevati da diverse fonti: Stromboli di Rossellini, L’avventura di Antonioni, o le scene di ‘Pleasure Island’ nel Pinocchio di Disney.
Arabeschi di Latte, Underkitchen, materia e astrazione si materializzano in una cena di mezzanotte ispirata dal Vulcano.
2 Agosto
Anna Franceschini, Let's fuuuuck! I'll fuck anything that mooooves!,citando Blue Velvet di David Lynch, la mostra è uno statement registico, una sorta di dichiarazione d’amore verso tutto il cinema, viscere e intestini compresi.
14 Agosto
Matthew Stone, The Stromboli Conversations, una passeggiata in compagnia di Louwrien Wijers attraverso l’epica geografia dell’ isola e lungo la salita per il vulcano documentata da registrazioni sonore, fotografie e video.
15 Agosto
Chiara Fumai con Harry Houdini, Free like the Speech of a Socialist, un numero di illusionismo durante il quale viene smaterializzata la rivoluzionaria Rosa Luxemburg.
20 Agosto
Paolo Gonzato, Junk Food, un dj set che prevede la selezione i-pod di pezzi geologicamente stratificati come un hamburger. Una memorabilia di hit spazzatura dimenticati e pop icon, chincaglieria mobile e ambigua, temporalmente fluida e cangiante come un paesaggio in progressiva trasformazione.
Igor Muroni, Pop Delay, un ensemble anarchico che genera sinfonicamente un processo sinestetico tra corpo sociale e spazio condiviso nella dimensione sonora dell’archetipo mitico del dancefloor pop.
Sissi, Cena in terra, una cena in cui la montagna, come unica forza da cui tutto parte e a cui tutto ritorna, rovescia alimenti fatti di sapori anneriti sul suolo.
22 Agosto
Runa Islam, This Much is Uncertain, proiezione del film in 16 mm girato tra le rocce e la sabbia di Stromboli.
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