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"A rischio
34 milioni per
lo svincolo di Giostra"

Il finanziamento di 34 milioni da parte del Ministero per le Infrastrutture per la realizzazione dello svincolo di Giostra non solo non sono stati ancora accreditati al Comune di Messina ma addirittura non risultano più iscritti nel bilancio dello Stato. A lanciare l’allarme oggi è il coordinatore cittadino di Futuro e Libertà, Nello Pergolizzi, che ha inviato una lettera al Prefetto Francesco Alecci. Parole forti da parte di Pergolizzi nei confronti del sindaco Buzzanca, colpevole di non aver saputo gestire la vicenda perdendo il finanziamento, ed un auspicio: quello che il prefetto venga nominato Commissario straordinario al Comune se Buzzanca dovesse dimettersi dalla carica di primo cittadino per candidarsi alle regionali.Pergolizzi ricorda che il 28 aprile scorso con il collega Melazzo, chiese al  Ministro Corrado Passera di conoscere tempi e modalità di erogazione del finanziamento di 34 milioni per completare lo svincoli di Giostra. Non arrivò mai alcuna risposta se non due note evasive ed interlocutorie. Buzzanca, che rivestiva la carica di Commissario per l’emergenza Viabilità e Traffico, lamenta il coordinatore cittadino di Futuro e Libertà,  non si è mai preoccupato di informare il Consiglio Comunale e la cittadinanza dei motivi del  forte ritardo dell’accreditamento delle somme. Ora si scopre che i 34 milioni non risultano più iscritti nel bilancio dello Stato. Fatti che, secondo Pergolizzi, dimostrerebbero l’assoluta superficialità e la noncuranza di questa Amministrazione che, non ha fatto nulla per scongiurare la perdita delle somme e non ha neppure  tentato di ottenere il rifinanziamento dell’opera. Ora c’è il rischio di avviare un contenzioso fra  Comune e ditta appaltatrice, che potrebbe decidere di bloccare i lavori, in considerazione della presentazione di fatture per stato avanzamento lavori di circa 20 Milioni di euro, ad oggi non pagate. Pergolizzi nella lettera inviata al Prefetto annuncia l’intenzione di denunciare i  fatti alla Corte dei Conti ed alla Procura della Repubblica per chiedere il risarcimento degli eventuali danni a carico dei responsabili.

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