I giudici intanto, dopo la nomina di ieri, si sono riservati la decisione se dichiarare o meno lo stato d’insolvenza della società che in precedenza – diversamente da quanto chiesto dalla Procura che nella precedente udienza aveva insistito per la dichiarazione di fallimento –, è stata salvata dalla bancarotta e ammessa alla procedura di amministrazione straordinaria. Il Tribunale aveva ritenuto che la società possedesse "i requisiti per essere ammessa alla procedura di amministrazione straordinaria.
Nell’attesa della decisione del Tribunale sull'eventuale dichiarazione dello stato di insolvenza di Aicon Yachts Spa, c'è attesa, ma anche preoccupazione, tra le maestranze rimaste senza lavoro. I lavoratori hanno infatti denunciato la "scomparsa" dai capannoni dell’Aicon di numerosi yacht e imbarcazioni da diporto, tanto che lo stesso Tribunale aveva disposto l’apposizione dei sigilli agli stabilimenti per impedire ulteriori sottrazioni di beni aziendali che danneggiano,
oltre ai creditori, i dipendenti posti in cassa integrazione. L’ordine di sequestro era stato impartito l’11 giugno per il pericolo di sottrazione di imbarcazioni da diporto e beni aziendali, così come era stato denunciato in aula dagli stessi lavoratori che sono in trepida attesa dei risvolti giudiziari.
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