L’esercitazione si è svolta in due fasi. Nella prima è stato simulato lo spegnimento dell’incendio su una motocisterna. Nell’occasione, in transito dallo Stretto, si è prestata la Basiluzzo proveniente da Taranto e diretta a Gaeta. Nella finzione: un imbarcazione alla deriva dopo lo spegnimento dei motori causato dalle fiamme divampate nella sala macchine. Nell’operazione sono stati impiegati due mezzi navali della Guardia Costiera, un pattugliatore dei Vigili del Fuoco, un Rimorchiatore della Società Picciotto ed una pilotina della polizia municipale. Nella seconda fase, l’esercitazione odierna è stata dedicata al recupero del gasolio versato in mare a seguito dell’apertura di una falla nello scafo provocata dall’incaglio della nave. Le operazioni coordinate dall’autorità marittima di Messina, sono consistite prima nel confinamento della macchia oleosa attraverso delle panne galleggianti e successivamente nella bonifica del combustibile mediante delle attrezzature disinquinanti presenti a bordo di un mezzo navale della VI Squadriglia della Guardia Costiera di Messina.