Sarà Taormina la porta simbolica che introdurrà i turisti dell'Isola nel Distretto "Antichi mestieri, sapori e tradizioni popolari di Sicilia" da pochi giorni riconosciuto dalla Regione Siciliana con il decreto dell'assessore per il Turismo e già entrato nella sua fase operativa con la pianificazione di molteplici progetti di promozione. La cittadina, dove verrà presto inaugurata la sede principale del distretto, esprime infatti la 'summa capitalis' dell'intera rappresentazione territoriale del nuovo Distretto con tutte le sue caratteristiche e competenze. Nato dall'idea di individuare e valorizzare l'insieme degli elementi di identità del territorio e della gente che vi abita, questa nuova realtà ha il fine di gestire iniziative a sostegno dello sviluppo turistico regionale attraverso diversi percorsi nel settore dei beni culturali e ambientali, dell'enogastronomia, dei prodotti tipici dell'agricoltura e dell'artigianato. Ad oggi ne fanno parte 23 comuni: Campofiorito, Ciminna, Roccapalumba e Vicari, in provincia di Palermo; Favignana e Valderice, in provincia di Trapani; Biancavilla, Grammichele, Ramacca, Aci Catena, Viagrande, S. Pietro Clarenza, Pedara, Giarre e Licodia Eubea, in provincia di Catania; Fiumedinisi, Nizza di Sicilia, Montagnareale, Santa Teresa di Riva, Sinagra, Taormina e Furci Siculo, in provincia di Messina, e Rosolini, in provincia di Siracusa. Ai comuni si aggiungono i partner pubblici e privati, tra cui il Parco Scientifico e Tecnologico (Pst) della Sicilia. "Il prossimo passo - ha detto il suo presidente del distretto Michelangelo Lo Monaco - sarà l'elaborazione di un marchio collettivo capace di aggregare sotto un concetto di identità forte e unificatore tutti gli operatori e attori locali e che sarà strumento di comunicazione e promozione dell'area distrettuale, pronta a includere anche altri operatori che vogliono condividere il percorso di sviluppo".(ANSA)