Buzzanca la pone più che altro come una questione di principio. Questo nonostante il governo Lombardo pare abbia le ore contate, e quindi anche i deputati andranno a casa. Ma il deputato del PDL non riesce a digerire di essere scalzato da un ex del suo stesso partito che ha cambiato casacca per passare proprio nell’mpa. Ancora il suo legale Marcello Scurria non si vuole sbilanciare, ma la decisione sembra sia già stata presa: contro l’incompatibilità del doppio incarico di sindaco e deputato regionale, su cui da ieri c’è anche la conferma dell’ars, sarà inoltrato ricorso al Consiglio di Giustizia Amministrativa. Se il provvedimento sarà impugnato, dunque, il CGA dovrebbe pronunciarsi entro i dieci giorni previsti dalla legge affinché Buzzanca opti. Se non dovesse fare in tempo, il sindaco di Messina perderà la poltrona palermitana, salvo poi essere reintegrato se non dovesse essere confermata la decadenza.
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