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Messina, accolto l'invito di Basile. Stamani il confronto con i "rivali"

Sarà pura e semplice cortesia o autentica voglia di confrontarsi, dopo la bagarre elettorale? Lo scopriremo oggi. L’invito che il sindaco Federico Basile ha rivolto ai suoi avversari nella “battaglia” del 12 giugno, per un confronto fissato alle 10 di stamane, è stato accolto. Hanno risposto “sì” Maurizio Croce, Franco De Domenico, Gino Sturniolo e Salvatore Totaro. Un “sì” che assomiglia a quello dei giocatori di poker, quando si accetta il “piatto” per andare a vedere il gioco di chi ha puntato per primo.
Federico Basile ha spiegato il perché di questa iniziativa. Sicuramente per svelenire le inevitabili tensioni accumulatesi durante le settimane più calde della competizione. Ma non si tratta di un generico “volemose bene”. La distinzione tra uomini e schieramenti resta, c’è chi ha vinto (e anche nettamente) e chi ha perso, accordi “consociativi” non sembrano all’orizzonte. Ma allora perché sedersi attorno allo stesso tavolo a 12 giorni dal voto, e senza avere ancora la certezza assoluta sui dati delle Amministrative 2022 (uno scandalo sul quale non si è ancora detto e scritto abbastanza...)? Perché, è il parere di Basile, si possono trovare alcuni punti in comune sui quali lavorare «per il progresso economico, sociale e culturale della città di Messina».
Punti in comune che potrebbero riguardare, pur se da punti di vista opposti e con visioni strategiche diverse, il settore economico-finanziario (il Piano di riequilibrio e l’uscita definitiva dall’incubo del dissesto), quello culturale (la candidatura di Messina “capitale della Cultura” per il 2026 o 2027, la realizzazione di spazi da destinare agli artisti, ai musicisti, ai teatranti, ai gruppi e alle associazioni) e la programmazione generale (l’attuazione del Pnrr e i fondi extrabilancio, con progetti di grande rilievo quali, ad esempio, il Piano di forestazione urbana e il Polo dell’innovazione tecnologica).

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